LOGO DESIGN

Francesca Sorrentino Art

Artista
“L’artista moderno lavora per esprimere un mondo interiore; in altri termini: esprime il movimento, l’energia e altre forze interiori.”
Jackson Pollock

Francesca è un’artista che si sporca le mani.
Le mani sono il suo strumento per esprimersi, il veicolo per la sua creatività, il mezzo attraverso cui la poesia dell’arte prende forma. Quella musicale per formazione, quella pittorica per passione. Il richiamo dell’espressione per lei è irresistibile e quando si chiude nel suo studio la voglia di creare la pervade. Ma tutto il materiale che può usare per il suo scopo è solo fisicità, muto dal punto di vista comunicativo. L’unica cosa che trasforma in arte quella materia prima inanimata, qualsiasi essa sia, sono le mani di Francesca.

Il logo parte proprio da questi concetti. Le mani di Francesca sostituiscono il classico pennello dei pittori, ma il suo essere artista va oltre il dipingere una tela. Lei utilizza i materiali che riesce a reperire e in ogni suo lavoro riesce ad affiancare varie tipologie materiche anche molto diverse tra loro per creare una dimensione onirica e un gioco tra concreto e concettuale. Come diceva Pollock, Francesca trova un modo per esprimere un mondo interiore e ogni volta trova il veicolo giusto per farlo.
In questo contesto le mani si configurano come il tramite tra necessità espressiva e concretezza e costituiscono il comune denominatore di tutti i lavori artistici. La mano si sporca perché nella libertà creativa non deve porre dei limiti ed è libera nel muoversi, toccare e modellare la materia nel modo che l’artista ritiene più opportuno.
Il concetto di “sporcarsi le mani” è simbolo universale di creatività, di libertà di pensiero artistico: basti pensare che la sua rappresentazione classica è quella di un bambino con intento a colorare un disegno, una figura che esprime con forza la più pura intenzione creativa, senza limiti espressivi.

Considerate tutte le premesse descritte, nel logo la metafora si traduce proprio in una mano imbrattata, riconoscibile e leggibile in ogni scala, accompagnata dal naming. L’arte di Francesca è inusuale, insolita, non stereotipata, varia: il logo vuole comunicare l’unicità del suo lavoro con un altrettanto inusuale allineamento tra pittogramma (la parte figurativa) e il logotipo (la scritta) che risultano sfalsati e che suggeriscono il primo spunto per la costruzione di una identità visiva.
La stessa cosa si può dire del pittogramma: usato da solo, possiede una forza comunicativa abbastanza forte da “firmare” un’opera oppure diventare il segno distintivo del brand personale di Francesca; si pensi ad esempio all’utilizzo su un timbro oppure su uno stencil, applicabili potenzialmente su qualsiasi supporto o strumento per i progetti più disparati. Il potere altamente “brandizzante” è una importante caratteristica del logo proposto.
Il font utilizzato fa riferimento al Guggenheim Museum di New York, uno dei punti di riferimento per l’arte contemporanea. Le somiglianze con il carattere tipografico del museo (creato ad hoc e non replicabile) sono palesi e creano su chi osserva un implicito sistema di associazioni, utile per inquadrare nell’immediato lo stile dell’artista.

Per scoprire l’arte di Francesca, visitate il suo sito web:
https://www.francescasorrentinoart.it